Le scuole aquilane “antisismiche” nell’anagrafica pubblicata dal Miur
La recente inchiesta giornalistica pubblicata dall’Espresso sulla sicurezza delle scuole italiane ha reso pubblici e ricercabili i dati raccolti dal Miur relativi a tutte le scuole del Paese. Attraverso la ricerca sulla mappa e sui motori di ricerca interni all’articolo, abbiamo verificato che le scuole superiori della nostra città vengono riportate come “antisismiche” (qui , qui e qui gli studi di vulnerabilità sismica sugli istituti scolastici in oggetto).
Abbiamo scritto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, al Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis, e al Prefetto della nostra città, Giuseppe Linardi, perché al danno (nessuna scuola aquilana a oggi è sismicamente adeguata, eccezion fatta per le strutture provvisorie ancora non sostituite con sedi definitive) non si aggiunga la beffa di veder definite “antisismiche” le scuole per le quali da mesi chiediamo provvedimenti, perché non sicure.
Preg.mi Ministro, Prefetto e Presidente della Provincia dell’Aquila,
Dall’ inchiesta giornalistica pubblicata da L’Espresso in data 01/06 u.s., abbiamo appreso che l’anagrafica dell’edilizia scolastica in possesso del Miur riporta le sedi degli Istituti di Istruzione Superiori dell’Aquila come “antisismiche”, ovvero con risposta “SI” al record relativo alla Progettazione Antisismica “Indica se l’edificio e’ stato progettato o successivamente adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica”.
Come denunciato già in nostre precedenti missive e note, rivolte a Voi ed altri destinatari in più occasioni negli ultimi mesi, le informazioni scaturite da documenti ufficiali e il loro confronto con la normativa vigente indicano invece che le sedi delle scuole superiori della nostra città hanno TUTTE indici di vulnerabilità estremamente inferiori all’1 che ne indicherebbe l’adeguamento sismico, ovvero l’antisismicità.
Alleghiamo alla presente, le lettere e le note da noi inviate alle varie istituzioni e autorità per denunciare la condizione delle nostre scuole, ovvero il paradosso dei ripristini post-sisma 2009 del tutto privi di criteri di prevenzione e mitigazione del rischio sismico e per chiedere interventi risolutivi.
Riteniamo molto grave che siano rese pubbliche informazioni errate e fuorvianti, a maggior ragione se provenienti da un ente pubblico. Il Miur afferma «I dati presenti in anagrafe sono inseriti dagli enti locali ai quali compete la gestione degli edifici», ovvero «i comuni per le scuole del primo ciclo e le province per le scuole del secondo ciclo». Ci chiediamo come sia possibile che lo stesso Ministero non abbia considerato l’opportunità di verificare i dati o chiederne l’aggiornamento prima della pubblicazione, alla luce di quanto portato a conoscenza dalle nostre comunicazioni dirette, nonché dagli approfondimenti, dagli articoli e dai reportage e servizi giornalistici pubblicati e trasmessi anche a livello nazionale sulle scuole aquilane negli ultimi mesi. Siamo fortemente amareggiati dalla non veridicità quanto risulta dalla mappatura dell’edilizia scolastica delle scuole della nostra città, e preoccupati per la dissimulazione di uno stato di fatto che lascia a desiderare molto più di quanto non si voglia far credere.
Pertanto, con l’intento di poter avere una rappresentazione reale e affidabile dello stato delle scuole dell’Aquila, con la presente, nello specifico chiediamo:
al Presidente della Provincia di poter conoscere i criteri e le interpretazioni in base ai quali le sedi degli istituti scolastici di Sua competenza siano considerati “antisismici”, pur con le evidenze tecniche riportate negli studi di vulnerabilità sismica effettuati nel 2014, e sulla scorta dei quali, peraltro, sono state stimate le risorse oggetto di richiesta di finanziamento finalizzato all’adeguamento sismico;
al Prefetto dell’Aquila di farsi garante delle nostre istanze e della veridicità e trasparenza delle dichiarazioni delle nostre istituzioni locali in merito alle reali condizioni delle scuole cittadine;
al Ministero dell’Istruzione un tempestivo intervento che consenta di correggere i dati relativi alla situazione effettiva delle scuole dell’Aquila, al fine di fare chiarezza sulla natura degli interventi di ripristino subiti nel post-sisma, operati in emergenza nell’estate del 2009 e volti solo ed esclusivamente alla riparazione dei danni e al più al rafforzamento locale, senza alcun accorgimento di miglioramento globale e tanto meno di adeguamento sismico. Solo così potremo avere l’opportunità di ottenere per gli edifici scolastici aquilani direttive o procedure speciali capaci di risolvere e portare ad avere veramente sedi scolastiche sicure.
I tentativi di interlocuzione con le istituzioni locali, portati avanti dai cittadini aquilani riuniti in Comitato a partire da gennaio 2017, si sono dimostrati inutili ed oggi i dati in possesso del Miur, aggiornati al 31/08/2016, e resi pubblici attraverso l’inchiesta giornalistica, accrescono il timore che la sicurezza delle scuole dell’Aquila, in territorio tra i più esposti a rischio sismico in tutto il Paese, non abbia il carattere di priorità che noi invece riteniamo necessario, perché una prossima crisi sismica, come quella vissuta anche negli ultimi mesi, non trovi le scuole chiuse solo per fortuito caso o, ancor peggio, non possa rivelarsi l’unica scongiurata occasione di dimostrazione che gli attuali edifici scolastici non sono sicuri come dovrebbero.
Consideriamo grave che un Ministero della Repubblica, pur nell’apprezzabile intento di informare i cittadini sulla sicurezza sismica degli edifici scolastici, veicoli di fatto dati non veritieri attestando con la propria autorità informazioni inaffidabili
Auspichiamo che le nostre denunce e le nostre richieste non restino ancora senza considerazione, e restiamo in attesa, pertanto, di vostri riscontri.
Distinti saluti,
ALLEGATI: