Lettera a MIUR e Strutture Tecniche di Missione

Egregi

 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca

Ministra Sen. Valeria Fedeli

 

Senato 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali)
Senatore Arch Renzo Piano

 

Struttura di Missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009

Coordinatore Dott. Giampiero Marchesi

Struttura di Missione “Casa Italia”

Project Manager Prof. Giovanni Azzone

Struttura di Missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica
Coordinatrice Arch. Laura Galimberti

Struttura di Missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica

Direttore Dott. Filippo Bonaccorsi

Per Conoscenza:

Regione Abruzzo

Presidente Dott. Luciano D’Alfonso

Vice Presidente Dott. Giovanni Lolli

Provincia dell’Aquila

Presidente Dott. Antonio De Crescentiis

Comune dell’Aquila

Sindaco Dott. Massimo Cialente

L’Aquila, 30 marzo 2017

 

 

OGGETTO: Scuole dell’Aquila.

 

 

Egregi,

 

alla luce dei nuovi provvedimenti previsti, in particolare il Decreto Legge 9 febbraio 2017 n.8 in esame al Senato, sentiamo la necessità di rappresentare la situazione degli edifici scolastici nella nostra città e di sottoporla alla Vostra attenzione attraverso la Nota che alleghiamo alla presente.

 

Il Comitato Scuole Sicure L’Aquila è nato recentemente in seguito allo stato di allerta generato dai recenti terremoti (agosto 2016-gennaio 2017), quando gruppi spontanei di genitori, preoccupati dal crollo della scuola di Amatrice nonostante gli interventi subiti di miglioramento sismico, hanno approfondito la conoscenza dello stato di sicurezza sismica delle scuole aquilane ripristinate dopo il sisma del 6 aprile 2009. È emersa una situazione sconcertante, a maggior ragione data l’esperienza vissuta 8 anni fa e l’attenzione che la nostra città ha ricevuto in fase emergenziale e successivamente.

 

Le scuole di L’Aquila sono inadeguate ed insufficienti sotto il profilo della sicurezza, ma la realtà più grave è che, nei ripristini post-sisma degli edifici scolastici rimasti in uso perché ritenuti non gravemente danneggiati (non sostituiti da Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio), gli interventi operati sono stati di mera riparazione dei danni e al più rafforzamenti locali, con nessun miglioramento né tanto meno adeguamento sismico. Dopo i lavori  effettuati in regime emergenziale e con l’esclusiva priorità di riavvio delle attività didattiche onde scongiurare il rischio di trasferimento delle famiglie dalla città, non è stato fatto altro a vantaggio della sicurezza delle scuole, nonostante la produzione di normativa e indirizzi di poco successiva sulla mitigazione del rischio sismico e l’ormai diffusa convinzione che la Prevenzione e la Sicurezza siano gli unici strumenti realmente utili in zone ad alto rischio sismico.

 

Gli studi di vulnerabilità previsti come obbligatori dall’OPCM 3274/2003 e successive integrazioni non sono mai stati realizzati sulle scuole comunali. Sono stati realizzati, nel 2013-14, solo ed esclusivamente sulle strutture scolastiche provinciali, ospitanti le scuole secondarie superiori, che hanno mostrato un adeguamento sismico inferiore al 30%.

Al vaglio del Senato c’è oggi, all’interno del Dl del 9 febbraio u.s. n. 8, una nuova data di scadenza al giugno 2018 entro la quale effettuare le verifiche di vulnerabilità. La nuova data di scadenza comporterebbe un’ ulteriore possibilità di rimando alla messa in sicurezza reale delle nostre scuole. Gli eventi sismici che hanno interessato le aree di Amatrice e dell’Alto Aterno in particolare, data la vicinanza con la nostra città, hanno dato ulteriore prova di urgenza di sicurezza, trovandoci in territorio ad alto rischio sismico sia perché situata in area a concentrazione di strutture sismogenetiche (anche ad alto potenziale energetico come ricordato anche dalla Commissione Grandi Rischi con nota del 20 gennaio u.s.), sia perché prossima a possibili altri siti epicentrali e quindi soggetta a effetti di terremoti possibili in aree limitrofe.

 

Affidando alla nota allegata l’intento di illustrare più dettagliatamente quanto qui accennato, chiediamo l’interessamento diretto delle SSVV e delle specifiche strutture governative di Vostra competenza, al fine di analizzare e risolvere il paradosso nel quale si trovano oggi le scuole della nostra città, nella quale peraltro a oggi nessuna delle strutture scolastiche sostituite dai Moduli Provvisori è stata ancora ricostruita.

 

Confidando nella Vostra attenzione e considerazione, auspichiamo un Vostro intervento in fase di esame del DL prossimo a conversione in Legge, che tenga nella dovuta considerazione la specificità della situazione aquilana e dei comuni ricompresi nel “cratere 2009”, in cui la sicurezza delle scuole non ha trovato il giusto spazio nell’immediato post-sisma di otto anni fa e che perciò rischiano di non poter beneficiare in concreto e in tempi confacenti degli attuali nuovi indirizzi verso la Prevenzione e la Sicurezza sismica.

Questo appare molto grave in una città in una delle aree a maggiore pericolosità sismica d’Italia, nella quale si può convivere con il rischio simico solo attribuendo un grande attenzione alla sicurezza sismica degli edifici, in particolare quelli scolastici.

 

Nel ringraziare dell’attenzione accordata, porgiamo i nostri più distinti saluti.

 

 

 

Comitato Scuole Sicure L’Aquila