Il sopralluogo alla Optimes
Nell’ambito delle proposte che il Comitato Scuole Sicure intende portare avanti per l’individuazione di una strutture da utilizzare in via temporanea come sede scolastica di back up per le situazioni critiche e per il tempo necessario a lavori di adeguamento/sostituzione edilizia delle scuole sismicamente inadeguate, è stata considerata l’ ipotesi della ex Optimes quale potenziale sede, attualmente di proprietà dell’ARAP.
Allo scopo di valutare in fase preliminare la reale vocazione di detto immobile all’uso scolastico, nonché lo stato di conservazione a circa due anni dal termine dell’utilizzo che ne ha fatto l’Università di L’Aquila, il 15maggio scorso, aderenti al Comitato con competenze tecniche, l’ arch. Augusto Silvestri e l’ing. Roberto Bove, hanno effettuato un rapido sopralluogo. Si individuano tre corpi principali dei quali:
- un primo corpo (in origine la palazzina uffici) realizzato con struttura in c.a. articolato su due livelli, il piano terra adibito ad aule didattiche e il piano primo ad uffici. Gli spazi sono stati ricavati con tramezzature per lo più di tipo leggero (pareti attrezzate e modulari);
- un secondo corpo (in origine area produttiva) direttamente collegato al primo, adibito ad aule didattiche e servizi al piano terra ed attico per circa ½ della superficie a terra non utilizzato. Realizzato con struttura portante in acciaio e divisioni interne realizzate con tramezzature di tipo leggero (pareti attrezzate e modulari);
- un terzo corpo (in origine area produttiva/stoccaggio) collegato al secondo edificio tramite un breve corridoio, realizzato ed articolato internamente come il secondo.
Per quanto riguarda il primo corpo (palazzina Uffici), si è rilevato un livello di danneggiamento, certamente di origine sismica, probabilmente a seguito delle scosse di magnitudo 5 e superiori del recente sciame che ha interessato la nostra regione, le Marche e l’Umbria. Le lesioni più evidenti sono concentrate per lo più sulle strutture murarie di contorno della scala, ma almeno ad un esame esclusivamente visivo, non sembra abbiano intaccato la struttura portante dell’edificio (sostanzialmente un esito B delle scheda AeDES).
Le strutture in acciaio e gli elementi murari e prefabbricati degli altri corpi non presentano alcun tipo di danneggiamento.
Si rileva per tutti e tre gli edifici il diffuso collasso di porzioni di controsoffitto dovuto per la gran parte all’evento sismico e per una minima parte a piccole infiltrazioni dalla copertura (con interventi di risanamento già eseguiti).
Tutti i corpi sono serviti da un sistema di condizionamento dell’aria che il funzionario dell’ente proprietario ha dichiarato in sede di sopralluogo funzionanti; il sistema idrico e sanitario risulta ugualmente in piena efficienza, come pure quello elettrico e di rete dati.
Gli elementi di arredo e le pareti attrezzate che suddividono gli ambienti in aule sono pienamente efficienti.
CONCLUSIONI
si ritiene:
- per quanto riguarda il corpo n. 1, prima di un qualsiasi utilizzo sarà necessario effettuare lavori di riparazione dell’area ingresso-scala e l’impermeabilizzazione delle coperture, con tempi e costi non compatibili con un utilizzo scolastico già dal prossimo settembre. Possibile loro utilizzo 12 – 18 mesi.
- I corpi 2 e 3 realizzati in acciaio appaiono idonei all’uso ipotizzato, sia per la superficie disponibile che per i servizi e le infrastrutture realizzati ad uso didattico già dall’Università. Per quanto riguarda i lavori da effettuare, mantenendo l’attuale articolazione delle aule, si stimano tempi brevi (3 mesi) e costi assolutamente limitati, sempre che i sistemi a rete e di condizionamento abbiano mantenuto la loro efficienza, come ci è stato detto.
Certamente prima di ogni ipotesi di utilizzazione si raccomanda di effettuare una verifica di vulnerabilità sismica di tutti gli edifici.