Tavolo Scuole: si continua a navigare a vista.
A L’Aquila si sfiora la farsa nella giornata nazionale dedicata alla sicurezza delle scuole!
Al Palazzetto dei Nobili, l’incontro organizzato ad hoc dal Comitato Scuole Sicure L’Aquila viene ignorato e disertato dal sindaco e dal Presidente della Provincia, invitati a fare il punto.
Nonostante queste gravi assenze eccellenti, significative della loro colpevole trascuratezza verso un tema anche troppo propagandato in campagna elettorale e oggi rinnegato, il confronto si svolge costruttivamente, anche grazie alla presenza di delegati della Regione (Fulvio Angelini) e di tecnici dell’USRA e USRC che ci informano sui piani per le scuole annuale e triennale che saranno approvati entro l’anno. Importante e gradita la presenza di studenti delle scuole superiori e della Preside dell’Istituto Cotugno che ha parlato del suo difficile ruolo e dei disagi che stanno subendo nell’attuale smembramento della scuola.
L’unico referente politico presente: consigliere provinciale Calvisi, a cui diamo atto di essere sempre aperto al confronto, mostra purtroppo un atteggiamento vetero-negazionista affermando che nelle scuole superiori si può stare tranquilli perchè “hanno resistito al terremoto“. Affermazione grave non solo perché avversa all’evidenza di documenti tecnici ufficiali che affermano il contrario, ma perché segno di incredibile incuria e negligenza proprio da parte di chi ha la responsabilità della sicurezza di tanti ragazzi.
Il dibattito si conclude con la condivisa preoccupazione per l’immobilismo e l’inefficacia di questa amministrazione comunale e provinciale e con l’allarme per la estrema criticità dell’edilizia scolastica aquilana che è insufficiente e insicura allo stesso tempo.
Colpo di scena: alle 20,00 proprio mentre l’assemblea si scioglie, arriva la notizia che il sindaco ha reso note le indagini di vulnerabilità di alcune scuole comunali ed è stato costretto ad annunciare l’immediata chiusura di 2 scuole! Ma non erano, anche questi, edifici che avevano già “resistito al terremoto”, secondo quanto contemporaneamente affermato dalla Provincia (e da noi contestato in base a fatti e documenti)?
La surreale situazione è un esempio di comunicazione schizofrenica e vergognoso tentativo di nascondere la gravità della situazione ai cittadini. Altre scuole aspettano ancora di essere verificate. Cosa altro ci potremo aspettare in futuro?”