Qualcosa si muove nonostante i nostri enti locali.
Una settimana ricca di notizie riguardo le scuole, purtroppo non tutte positive.
Riportiamo con piacere che, tenendo fede all’impegno preso dall’ex ministro Fioramonti, siamo stati convocati dall’Ing. Fabrizio Curcio per proseguire la nostra opera di monitoraggio e stimolo nell’ambito del tavolo per la ricostruzione scolastica.
Purtroppo, come era chiaro già dall’ultimo incontro a L’Aquila, le istituzioni locali preferisco avere un tavolo privato in cui discutere delle problematiche tecniche.
E’ triste constatare che come gli amministratori abbiamo estromesso i veri proprietari dalla discussione.
Durante la settimana abbiamo registrato le consuete mancate promesse dalla Provincia riguardo lo spostamento del Cotugno nei nuovi MUSP liberatisi dall’estate scorsa ormai.
Anche in questo caso notiamo con dispiacere che dopo i mirabolanti annunci e il tanto impegno sbandierato manchino ancora risultati tangibili.
Infine abbiamo avuto finalmente occasione di leggere i famosi emendamenti proposti dal Sindaco alla Legge n.125 del 6 Agosto 2015 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/08/14/15G00135/sg) che regola gli appalti.
Come si poteva intuire dalla segretezza in cui erano avvolti, il testo degli emendamenti chiarisce molto bene la posizione e gli interessi del nostro Sindaco. Egli non ha intenzione di concentrarsi sulle scuole, ma sta cercando di ottenere misure eccezionali per tutta la ricostruzione pubblica. Per di più queste facilitazioni in materia di appalti e concessioni le vuole ottenere anche senza il controllo dello stato.
Sebbene gli emendamenti fossero indirizzati ad aiutare la ricostruzione delle scuole dell’Aquila tramite accordi con l’ ANAC e il Provveditorato alle Opere Pubbliche, il testo è stato alterato in modo da evitare ogni riferimento alle scuole, infatti la dicitura “edilizia scolastica” è stata ovunque sostituita con “edilizia pubblica”. Inoltre, contengono la richiesta della riconferma dell’accordo con ANAC (essendo l’autorità anticorruzione non poteva essere evitato), ma per la richiesta di collaborazione con il Provveditorato alle Opere Pubbliche è stata inserita la parola “eventuale”, lasciando libertà di azione in proposito.
Con questo tipo di richieste, appare chiaro che per il Governo approvare misure che riguardano le scuole non è la stessa cosa di approvare misure che riguardano tutta la ricostruzione pubblica, e in particolare senza più avere la garanzia di un controllo statale che derivava dal coinvolgimento del Provveditorato. OO. PP.
Infine, indecoroso e poco “aristocratico”, è arrivato lo scambio di accuse con ANAC e Provveditorato alle OO.PP., segnale di un crescente nervosismo di chi è impegnatissimo in tutto tranne le scuole.
Questo ed altri indizi ci autorizzano ormai a capire che purtroppo le scuole non sono affatto una priorità per la nostra amministrazione comunale, come talvolta si dichiara per motivi opportunistici.
Chi ha a cuore L’Aquila non deve ignorare che i giovani studenti saranno i futuri cittadini, e il nostro lascito sarà la loro educazione e istruzione, che darà forma futura alla città. E’ un dovere imprescindibile preoccuparsi della formazione dei giovani, e fare in modo che si svolga in strutture adeguate e sicure e con la migliore qualità, modernità ed efficienza dell’insegnamento.
Non molleremo mai, la nostra speranza è che l’Ing. F. Curcio ed il Governo riescano a riavviare una situazione ferma da troppo tempo.