Il Comitato Scuole Sicure L’Aquila
L’idea del Comitato è nata nell’ambito di una riunione improvvisata domenica 22 gennaio, alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche dopo le scosse del 18 gennaio con epicentri nell’alta Valle Aterno. E non per un risveglio improvviso della paura o perché sotto psicosi. Già il 26 agosto, a seguito del terremoto di Amatrice, furono inviate da un buon numero di genitori, richieste ufficiali a tutti gli enti di competenza di certificazione di idoneità antisismica delle scuole. L’unica risposta a quella prima istanza arrivò solo ed esclusivamente da parte dei dirigenti scolastici che pubblicarono, sui siti web delle scuole, i certificati di agibilità post ripristino avvenuto nel 2009 a cura del Provveditorato alle Opere Pubbliche e comunicazioni sommarie sui sopralluoghi di controllo a vista effettuati nei giorni immediatamente successivi la scossa di Amatrice.
La certificazione di agibilità non coincide con quella di idoneità antisismica.
Grazie alle azioni portate avanti da genitori del Cotugno, e di cui si è avuta notizia dalla stampa soltanto il 17 gennaio, anche i profani in materie tecniche hanno potuto capire che i concetti che agibilità e vulnerabilità, oltre che essere concetti assolutamente differenti, non sono legati da relazione diretta. Una struttura può essere assolutamente e splendidamente agibile, ma non per questo non essere vulnerabile, anche in maniera significativa e quindi rischiosa, ai terremoti.
Il Comitato intende raggiungere l’obbiettivo di avere solo scuole sicure, ci prefiggiamo di portare avanti la necessità urgente di raggiungerlo tutti insieme e per tutte le scuole.
Lo spirito con il quale il Comitato è nato e con il quale ha ragionato anche prima di questa ufficializzazione, è di rappresentare un obiettivo. Non si intende essere rappresentativi di persone o di questa o altra scuola, ma semplicemente della necessità assolutamente pubblica e diffusa di sicurezza, antisismica e non solo, nelle scuole. Nella nostra città si può convivere con i terremoti che fanno parte integrante di questo territorio, se le famose “prevenzione e sicurezza” diventano la premessa di qualunque azione e costruzione. A maggior ragione nelle scuole.