Persi 6,7 milioni di euro per l’adeguamento del Cotugno
Si scopre oggi che si sono persi i 6,7 milioni di euro del MIUR per l’adeguamento sismico del Liceo Cotugno.
Il Comitato Scuole Sicure L’Aquila c’era. Era nel pieno della propria attività, che gli sarebbe stata poi riconosciuta dalle più alte cariche dello stato Era il dicembre dell’anno 2017.
Alla riunione del Consiglio provinciale eravamo in 3 del Comitato come uditori.
La Provincia, su mozione del Consigliere Vincenzo Calvisi ha scelto di rispondere alla richiesta del MIUR di optare tra 2 finanziamenti scegliendo quello del CIPE di 13 M€ per una scuola tutta NUOVA, e rinunciando quindi ai 6,7 M€ per l’adeguamento sismico della vecchia sede.
Il Comitato sospettò fino da allora che quella scelta fosse una mossa per insabbiare tutto e non realizzare nulla, e in diverse occasioni facemmo pressione per stimolare l’individuazione di un’area e proporre un progetto per una scuola.
In questa ricerca ci fu detto che, secondo le norme, per edifici di quella capienza serviva un area di 4,5 ettari, e non c’era niente di simile in zona centrale. Poi iniziò il “balletto” della Caserma Rossi, che avrebbe dovuto ospitare di tutto e di più, nonostante che i conti non tornassero… Poi la Provincia lanciò l’dea di utilizzare un’ area limitrofa a Collemaggio, ma anche questa cadde nel vuoto.
L’Aquila ha veramente bisogno di una grande scuola superiore (almeno una!) con i requisiti di antisismicità! (attualmente mancanti). In questo, il ruolo del Comune è tutt’altro che marginale. È il Comune che decide, o dovrebbe decidere, il Piano Scuole, inserito nel Piano Regolatore, e che dovrebbe pianificare la distribuzione di queste importanti strutture pubbliche in funzione di una visione che comprenda residenzialità, traffico, trasporti pubblici …
Ma la scelta di dove costruire il Nuovo Cotugno non l’ha mai fatta nessuno, e nessuno mai la farà, è andata persa in conflitti inconcludenti tra Enti, e generale insensibilità. Neppure il Sindaco, che è il garante della sicurezza e incolumità degli studenti superiori di questa città sembra disponibile ad occuparsene.
Per due anni abbiamo spinto per una soluzione, senza risposte.
Due anni dopo, nell’ottobre del 2019 fummo invitati a colloquio dall’allora ministro Fioramonti, alla presenza del Presidente della Provincia e del Sindaco, e scrivemmo una lettera aperta in cui chiedevamo che “ il Sindaco, … contribuisca ad individuare e mettere a disposizione aree urbane in cui costruire scuole, anche non comunali, in piena sinergia con le rispettive istituzioni competenti. La Provincia dell’Aquila è infatti già destinataria di un finanziamento per una scuola nuova, attualmente bloccato dalla mancata individuazione di aree idonee.”
La richiesta non ebbe nessun seguito, ma in quella occasione io personalmente non mi lasciai scappare la possibilità a fine riunione di fermare il Sindaco e chiedergli direttamente di attivarsi per aiutare la Provincia a non perdere il finanziamento. Per tutta risposta mi disse “io devo pensare alle scuole del Comune, non posso occuparmi di quelle della Provincia”.
Questo è ciò che abbiamo in mano, cioè nulla, e le scuole dell’Aquila sono ancora vulnerabili sismicamente, come se il terremoto del 2009 non fosse mai avvenuto.
Silvia Colacicchi